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XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) PDF Stampa E-mail
Scritto da CM   

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XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

 

Riflessione sul Vangelo XII Domenica ordinario (C)

Video Vangelo: XII Domenica ordinario (C)

VANGELO (Lc 9,18-24)

Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».

Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».

Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà».

Parola del Signore

 

Commento di Don Andrea Lauriola

Un uomo si fa riconoscere come Cristo e subito dopo dice che, in quanto Messia, sarà ucciso.
Un oracolo spiega che un pianto diventa sorgente zampillante che lava e purifica.
Gesù racconta che chi vuol salvare la propria vita, la perderà ma per salvarla bisogna rinnegare se stessi e seguire Lui.

Non è facile accogliere queste contraddizioni, se le si guarda dall'alto verso il basso. il pianto, la sofferenza, il rinnegamento non sono la "moneta" da pagare dopo aver scelto la via del bene. è un inganno pensare che chi fa a meno di Cristo vive una vita più spensierata, perchè "si crea meno problemi".
Proviamo a guardare dal basso verso l'alto. La "valle di lacrime" di cui ci parla la Salve Regina è semplicemente la consapevolezza che la nostra vita è attraversata da momenti di fatica, di debolezza, di dolore. Per questo, quanto più ci impegnamo a utilizzare anche questi mattoni per costruire una casa che abbia come colonne portanti l'umiltà (rinnegare se stessi), l'uguaglianza (non c'è più giudeo nè greco) il dono di sè (fino a dare la vita per gli altri), allora ci scopriremo eredi di una ricchezza che supera enormemente ogni patrimonio terreno!


Buona domenica