DOMENICA DI PENTECOSTE - MESSA DEL GIORNO (ANNO B) |
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DOMENICA DI PENTECOSTE - MESSA DEL GIORNO (ANNO B) LITURGIA DELLA PAROLA
PRIMA LETTURA (At 2,1-11)
Dagli Atti degli Apostoli
SALMO RESPONSORIALE (Sal 103)
Benedici il Signore, anima mia!
SECONDA LETTURA (Gal 5,16-25) Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati SEQUENZA Canto al Vangelo () VANGELO (Gv 15,26-27; 16,12-15) + Dal Vangelo secondo Giovanni
Commento di Don Pasquale Pio Di Fiore Eccoci giunti al compimento di questa cinquantina pasquale che, come promesso dal Signore, viene coronata oggi dal dono dello Spirito consolatore sulla Chiesa e sul mondo. Nei discorsi d’addio prima della sua passione, Gesù si riferisce allo Spirito Paraclito che lui manderà dal Padre come “Spirito di verità” e “Spirito di testimonianza”. Anzitutto è “Spirito di verità”: se è la verità la sola scelta di libertà per la creatura di Dio, lo Spirito di Gesù farà in modo che ciascuno giunga alla pienezza del proprio essere nel mondo attraverso il dono della propria vita ai fratelli. Se vogliamo essere liberi dobbiamo dirci la verità, dobbiamo cioè chiedere luce perché nulla di oscuro abiti il nostro cuore. Per fare bene questo lavoro occorre molto coraggio perché -come sappiamo bene- non è mai facile riconoscersi per quello che siamo veramente, persone libere ma sempre fragili, costantemente anelanti al bene ma perennemente esposti alla tentazione di cadere nel male, di “dirci bugie”. Poi, se vogliamo essere ancor più liberi, dobbiamo anche “dire” la verità, dobbiamo dire le cose come stanno, senza edulcorare la verità del nostro essere e del Vangelo con i coloranti del pregiudizio e della cattiveria che incrinano il nostro rapporto con Dio e con gli altri. E per sfidare e smontare un po’ le forse alte aspettative che gli altri si sono fatti sul nostro conto, ci vuole ancor più coraggio. La Parola di Gesù ci chiede spesso di andare controcorrente rispetto alle mode, al sentire comune, alle opinioni circolanti e vincenti oggi… anche a costo di apparire impopolari. Da un po’ di tempo a questa parte la verità non va molto di moda, non riscuote successo…ma il Signore ci suggerisce che è proprio questo il prezzo da pagare per essere liberi veramente da ogni tipo di schiavitù. Dire la verità al mondo è conseguenza del nostro dirci la verità: se si gioca a ribasso con la propria coscienza non ci si farà problema a far sconti anche sull’autenticità delle nostre relazioni. Ma una cosa è chiara: potremmo barare con gli altri ma non con noi stessi. Non possiamo fuggire la nostra coscienza, pena la condanna all’infelicità. Lo Spirito Santo però ci tira fuori da questo cortocircuito spirituale che molto spesso si innesca quando la verità non brilla nella nostra vita: è un dono da attingere continuamente alla fonte che è il legame tra il Padre e il Figlio. Anzi, lo Spirito è proprio questo legame d’amore tra il Padre e il Figlio nel quale entriamo grazie ai sacramenti e ad un’autentica vita cristiana. Il cortocircuito provocato dall’inautenticità viene risanato dal circuito di verità e di amore messo in moto nella Trinità: fare verità nella propria vita significa chiedere a Dio quell’amore di cui solo lui è capace ma che è messo gratuitamente a nostra disposizione sulla croce di Gesù, luogo da cui lo Spirito parte per raggiungere gli angoli di ogni terra e per dare forza ai discepoli di ogni tempo di dare la propria testimonianza. Ed ecco la seconda caratteristica dello Spirito, che è “Spirito di testimonianza” perché fa entrare nella verità della vita di Gesù. Prima di ogni apostolo e missionario, è lo Spirito che attesta che quello che ha vissuto e compiuto Gesù corrisponde alla volontà del Padre. La nostra testimonianza viene dopo e si appoggia con fiducia a quella data dallo Spirito. Il martirio, che è sinonimo di testimonianza, è un ingrediente essenziale perché la nostra vita cristiana sia buona. Testimoniare con le proprie scelte che Gesù è il Signore e che solo lui può darci la felicità nonostante le sofferenze è scegliere il martirio, che non è per forza qualcosa di tragico ma è la strada maestra per diventare simili al Maestro, testimone del Padre. Lasciamoci trasportare dall’onda della luce dello Spirito che è “verità” e “testimonianza” sulla vita di Gesù e anche sulla nostra.
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